FRANCESCO SANTINI la virtù del mestiere
Francesco Santini (1904-1976) è con certezza uno dei protagonisti del panorama architettonico bolognese, una posizione testimoniata tuttora attraverso il considerevole numero di opere realizzate durante la sua attivissima carriera professionale.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti e solo successivamente laureato in Architettura, proveniente come tanti altri suoi coetanei compagni di professione da una formazione di tipo accademico, ha saputo assimilare ben presto i paradigmi della migliore cultura architettonica europea, rivolta con fervore all’elaborazione dei principi del razionalismo.
I progetti concepiti per l’Istituto Autonomo Case Popolari, a Bologna e in provincia, testimoniano questa approfondita conoscenza, con autentici capolavori come il Villaggio della Rivoluzione Fascista nei pressi del Littoriale del capoluogo.
Con questi lavori, affiancati dai progetti per la nuova Via Roma (oggi via Marconi), Santini si qualifica decisamente come uno dei principali protagonisti del razionalismo bolognese.
Se gli interventi residenziali ideati per l’Istituto hanno dato un segno alle nuove zone di espansione della città, allo stesso tempo Santini è stato il raffinato progettista a fianco degli imprenditori privati di quel periodo, con opere spesso concepite per una radicale ricostruzione del centro storico nel secondo dopoguerra.
Alla base del suo lavoro lo studio di originali soluzioni tipologiche e compositive tra le più articolate, pur nella costante applicazione di un linguaggio espressivo sempre attento al particolare, che distingue e rende le sue architetture riconoscibili con immediatezza nel panorama urbano.
La padronanza delle tecniche costruttive, lo studio puntuale dei dettagli e delle finiture, l’uso cosciente dei materiali e dei cromatismi, sono oggi testimoniati dalle opere stesse, che si mostrano pressoché intatte dopo decenni di vita urbana, ancora fedeli nel riproporre le intenzioni dell’autore.
Di Daniele Vincenzi